Eboli in preghiera per i Santi Cosma e Damiano

festa7(3)Sulla vita di Cosma e Damiano le notizie sono scarse. Si sa che erano gemelli e cristiani. Nati in Arabia, si dedicarono alla cura dei malati dopo aver studiato l’arte medica in Siria. Ma erano medici speciali. Spinti da un’ispirazione superiore infatti non si facevano pagare. Di qui il soprannome di anàgiri (termine greco che significa «senza argento», «senza denaro»). Ma questa attenzione ai malati era anche uno strumento efficacissimo di apostolato. «Missione» che costò la vita ai due fratelli, che vennero martirizzati. Durante il regno dell’imperatore Diocleziano, forse nel 303, il governatore romano li fece decapitare. Successe a Ciro, città vicina ad Antiochia di Siria dove i martiri vengono sepolti. Un’altra narrazione attesta invece che furono uccisi a Egea di Cilicia, in Asia Minore, per ordine del governatore Lisia, e poi traslati a Ciro. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con certezza fin dal V secolo. (da Santiebeti.it).

Patronato: Medici, Chirurghi, Farmacisti, Parrucchieri
Emblema: Palma, Strumenti chirurgici
 
Da Eboli (SA)
Dal XIX secolo, la festa richiama in paese centinaia e centinaia di fedeli che arrivano in pellegrinaggio per chiederere o ringraziare i santi per una grazia. I fedeli arrivano scalzi e seguono la processione portando le ‘cente’, offerte votive di cento cere. Alle 3 di notte cominciano le Sante Messe, che avranno luogo fino alle 11.00, ora di inizio della processione che percorre le stade di Eboli fra la commozione dei migliaia di fedeli. La processione inizia alle 2.00 del mattino del 27 settembre. I fedeli sono soliti pregare davanti alla chiesa tutta la notte. Di grande effetto i fuochi d’artificio che concludono la giornata.
 
Santuario e chiesa dei SS. Cosma e Damiano
S. Cosimo e Damiano Eboli-779379La chiesetta intitolata ai Santi Medici fu costruita intorno all’anno 1000 da una colonia di origine greca che si insediò a Eboli e vi portò il culto dei propri Santi. Questa chiesa, che fu distrutta nel 1164, fu poi ricostruita sugli stessi ruderi ma dedicata a San Sebastiano, in quanto il culto per i Santi Cosma e Damiano si era ormai affievolito. Solo nel 1771 il culto verso i Santi Medici riprese vigore, sorse così la chiesetta in stile barocco, piccola ma dignitosa, dove i Santi sono stati onorati per oltre un secolo e mezzo, fino al 1957, anno in cui fu aperto al culto il nuovo santuario. Quest’ultimo è a una sola navata e ha le pareti laterali, l’abside e l’arco maggiore ricoperte da mosaici. La chiesa ha, sia lungo le pareti che nell’abside, una serie di finestroni decorati con vetrate artistiche che rappresentano la vita dei Santi Martiri. Nel santuario si possono ammirare due tele, una raffigura una “Immacolata” di Giovanni Bernardo Lama del XVI secolo, l’altra una “Deposizione” di scuola siciliana del 1700.

 

One Comment

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *