Inizia il catechismo, auguri da don Nello e don Angelo
4 Ottobre 2008 | Catechesi, Catechisti, Eventi in parrocchia, Giornale Incontro, La nota del Direttore, Notizie | Nessun commento
| Cari catechisti,
grazie perché anche quest’anno con grande generosità avete assunto l’impegno di annunciare ciò che vivete: l’esperienza con Gesù.
Quando si parla di annunciare, mi viene sempre da ricordare le annunciatrici, da quelle di una volta, i mezzo busto a quelle di oggi, un po’ più seducenti, ma pur sempre annunciatrici. Avendo un minimo di esperienza televisiva, immagino che hanno provato e riprovato per imparare a memoria la parte, gesti e parole, ebbene, noi usiamo lo stesso termine eppure il senso è lontanissimo.
Voi non imparate la parte, ma vivete un’esperienza e ove non ci fosse, voi non avreste niente da dire, non potreste essere annunciatrici. Il vostro non è un racconto da esporre, ma un’esperienza da comunicare.
Insomma, ognuno di noi deve essere come Gesù: accogliente e non invasivo, dolce e non burbero, generoso nell’affetto e non severo, rispettoso della crescita e non offensivo, amorevole e non leguleio, attento alle esigenze dei bambini e non a soddisfare le proprie, a voler bene ai “nostri” ragazzi, al di sopra di tutto e di tutti.
grazie perché anche quest’anno con grande generosità avete assunto l’impegno di annunciare ciò che vivete: l’esperienza con Gesù.
Quando si parla di annunciare, mi viene sempre da ricordare le annunciatrici, da quelle di una volta, i mezzo busto a quelle di oggi, un po’ più seducenti, ma pur sempre annunciatrici. Avendo un minimo di esperienza televisiva, immagino che hanno provato e riprovato per imparare a memoria la parte, gesti e parole, ebbene, noi usiamo lo stesso termine eppure il senso è lontanissimo.
Voi non imparate la parte, ma vivete un’esperienza e ove non ci fosse, voi non avreste niente da dire, non potreste essere annunciatrici. Il vostro non è un racconto da esporre, ma un’esperienza da comunicare.
Insomma, ognuno di noi deve essere come Gesù: accogliente e non invasivo, dolce e non burbero, generoso nell’affetto e non severo, rispettoso della crescita e non offensivo, amorevole e non leguleio, attento alle esigenze dei bambini e non a soddisfare le proprie, a voler bene ai “nostri” ragazzi, al di sopra di tutto e di tutti.
Cari ragazzi,
con l’inizio dell’esperienza più viva e costante di Gesù nella catechesi, incomincia una nuova avventura. Una straordinaria avventura con tappe e percorsi per fare di quest’anno un tempo di gioia e di esperienza di Gesù. Desideriamo salutarvi con un abbraccio uno per uno ricordandovi che la Chiesa, io, don Angelo e tutti i catechisti vi vogliamo bene.
con l’inizio dell’esperienza più viva e costante di Gesù nella catechesi, incomincia una nuova avventura. Una straordinaria avventura con tappe e percorsi per fare di quest’anno un tempo di gioia e di esperienza di Gesù. Desideriamo salutarvi con un abbraccio uno per uno ricordandovi che la Chiesa, io, don Angelo e tutti i catechisti vi vogliamo bene.
Cari genitori,
vi ringrazio perché provvedete con grande attenzione a far crescere i vostri figli nella fede, e fate bene, perché i bambini devono maturare tenendo presente le tre grandi dimensioni della vita: lo spirito, la mente, il corpo.
Aiutateli a crescere con il vostro esempio, che vale più di mille parole, e con l’affetto, di cui sempre li circondate.
vi ringrazio perché provvedete con grande attenzione a far crescere i vostri figli nella fede, e fate bene, perché i bambini devono maturare tenendo presente le tre grandi dimensioni della vita: lo spirito, la mente, il corpo.
Aiutateli a crescere con il vostro esempio, che vale più di mille parole, e con l’affetto, di cui sempre li circondate.
A tutti, formuliamo gli auguri di un anno colmo di ogni bene nel Signore.
Don Angelo e don Nello